Taranto, 5 novembre 2024 – La recente escalation di atti vandalici contro i mezzi pubblici a Taranto ha destato un allarme crescente tra i sindacati dei trasporti. Carmelo Sasso, Segretario Generale della UIL Trasporti di Taranto, esprime forte preoccupazione per i gravi episodi avvenuti il 31 ottobre, quando ben undici autobus della Kyma Mobilità sono stati vandalizzati, con vetri rotti a causa di sassaiole e un’aggressione al personale.
“Non possiamo più tollerare una situazione in cui i nostri mezzi e i nostri lavoratori sono messi a rischio quotidianamente,” afferma Sasso. “Abbiamo già segnalato più volte il fenomeno del lancio di pietre e l’assenza di un’adeguata risposta da parte delle autorità competenti. I nostri appelli per maggiori controlli sono rimasti in gran parte inascoltati.”
L’episodio di Halloween, che ha visto il ripristino di un servizio ridotto solo dopo le rassicurazioni delle autorità, ha dimostrato che i tentativi di prevenzione non sono stati sufficienti. “I dipendenti della Kyma Mobilità, insieme a tutti i passeggeri, sono stati esposti a rischi inaccettabili. Non solo abbiamo dovuto affrontare ritardi e soppressioni di linee, ma anche la minaccia concreta di violenza,” continua Sasso.
I sindacati hanno richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Taranto, Paola Dessì, per discutere la situazione e chiedere la convocazione immediata del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. “È fondamentale che vengano adottate misure concrete e tempestive. La nostra proposta è quella di interrompere il servizio nei tratti più colpiti da questi atti vandalici, come in Via Salvemini nel quartiere Paolo VI,” sottolinea Sasso.
La UIL Trasporti denuncia anche la necessità di un’azione legale più incisiva contro i responsabili di questi crimini, evidenziando che la maggior parte degli autori sono spesso minorenni che agiscono indisturbati. “È ora di fermare questa spirale di violenza e garantire la sicurezza di chi lavora e di chi utilizza il trasporto pubblico. Non possiamo più considerare questi atti come semplici bravate; c’è in gioco il rispetto delle istituzioni e la sicurezza dei cittadini,” conclude Sasso, annunciando la possibilità di mobilitazioni se non verranno date risposte concrete.