UILTRASPORTI | Ex TCT proroga IMA

“Una soluzione tampone, una proroga ‘ponte’, comunque un grande risultato perché ottenuto in condizioni di disponibilità finanziare del Governo praticamente pari a 0.

Un lavoro di squadra con il Presidente dell’ AdSP dello Ionio Sergio Prete sempre in prima linea con le OO.SS. in difesa dei lavoratori portuali che ha visto, questa volta, la partecipazione di tutti i Parlamentari eletti in terra ionica per l’ottenimento del risultato”.
Commenta così il segretario generale  Carmelo Sasso di UILTRASPORTI TARANTO a seguito della proroga di 5 mesi dell’IMA, la cassa integrazione dei portuali, inserita nel decreto Milleproroghe, per 330 lavoratori ex TCT.

“Un risultato che consegniamo – continua Sasso –   ai lavoratori e alle loro famiglie che hanno vissuto ancora, come già in passato, momenti di forte tensione e incertezza per il futuro ma che impone a tutte la parti in gioco un ulteriore salto di qualità nel proseguimento di questa lunga e difficile partita.

Un segnale importante, inequivocabile è rappresentato dall’assunzione di responsabilità sulla vicenda da parte del MIT che, su sollecitazione nostre oltre che dei Parlamentari e dell’ AdSP, ha sostanzialmente preso atto una volta ancora della bontà del “progetto” legato a questa misura di politica attiva del lavoro e delle sue finalità”.

“Come apprezzabile è stato lo sforzo compiuto – afferma il numero uno dei Trasporti –  nel reperimento da parte dello stesso Ministero delle risorse indispensabili alla sua prosecuzione di tale misura di legge e che si palesa nella distribuzione delle risorse individuate su diversi capitoli di spesa di competenza del MIT.

Ora tocca però passare senza indugi alla fase successiva, che fin ora non si è potuta sviluppare a causa della mancanza nel nostro porto della materia prima indispensabile alla risoluzione del problema, del nuovo lavoro.

“E questa opportunità è fornita – spiega UILTRASPORTI TARANTO –  dalle nuove iniziative imprenditoriali che si vanno realizzando in area portuale grazie alla ZES, ma per le quali toccherà inevitabilmente compiere un’opera di riqualificazione professionale dei lavoratori per poter incrociare positivamente domanda ed offerta.

Su questo tema torneremo subito alla carica con la Regione Puglia e con la Task Force regionale per l’occupazione al fine di mettere nell’immediato in campo tutte le azioni necessarie alla riqualificazione mirata di questi lavoratori rispetto ai fabbisogni professionali di questi nuovi investitori sia in termini quantitativi che qualitativi.

Così come continueremo il confronto definitivo con il terminalista SCCT, Yilport che dopo tre anni deve finalmente assumersi la responsabilità anche sociale oltre che d’impresa concessionaria di un bene demaniale di inestimabile valore quale il molo Polisettoriale di fare chiaramente comprendere al territorio quale sono le sue possibilità di sviluppo in termini di traffici e di occupazione.

E conclude: “Ai parlamentari che ci hanno supportato in questa fase, così come alla politica regionale e locale chiediamo di continuare a farlo con la stessa incisività e spirito collaborativo che ha portato al risultato odierno, per riuscire insieme a mettere a disposizione ed utilizzare tutti gli strumenti regionali legati alla formazione e al Programma GOL ,“Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori” che è un’azione di riforma introdotta dal PNRR per rilanciare l’occupazione in Italia attraverso le politiche attive del lavoro per questi lavoratori.

Ai nostri portuali ed alle loro famiglie diciamo infine di tenere ancora duro e stare uniti senza abbandonarsi allo sconforto e consegnarsi alla facile demagogia e al populismo che spesso su questa vicenda si insinuano.

Si sta facendo da anni un lavoro enorme per garantire loro di ricevere quell’offerta occupazionale che possa rimettere loro definitivamente in gioco nel mondo del lavoro portuale”.

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