UIL Taranto e UILPoste denunciano il trasferimento coatto di una lavoratrice: “Atto intimidatorio e ritorsivo. Risponderemo uniti e con forza”

Sit-in di protesta per mercoledì 28 maggio 2025 alla ore 17:00 davanti all’Ufficio Postale Taranto Centro

TARANTO 23 MAGGIO 2025 – Un trasferimento “vergognoso, intimidatorio e profondamente lesivo della libertà sindacale”. Con queste parole la UIL di Taranto e la UILPoste territoriale intervengono duramente sulla decisione di Poste Italiane di disporre il trasferimento coatto di una lavoratrice, caposquadra presso il Centro di Recapito di Taranto nonché componente della Segreteria UILPoste Taranto, verso il Centro di Distribuzione di Massafra. Un provvedimento che, secondo il sindacato, cela ben altre motivazioni rispetto a quelle formalmente dichiarate.

“La giustificazione fornita da Poste Italiane – ovvero generiche esigenze tecnico-organizzative-produttive – è infondata sia sotto il profilo giuridico che contrattuale”, denuncia Giuseppe Manfuso, segretario generale UILPoste Taranto. “Non esiste alcuna eccedenza nella struttura di appartenenza della lavoratrice, la cui esperienza e ruolo sono invece essenziali per l’equilibrio organizzativo. Questo spostamento rappresenta, senza mezzi termini, una ritorsione contro l’attività sindacale della collega, colpevole solo di non aver mai abbassato la testa e di aver difeso con coerenza e coraggio i diritti dei lavoratori”.

Manfuso non usa mezzi termini: “Pensano di zittire la UILPoste colpendo una delle sue voci più autorevoli? Si sbagliano di grosso. Questo è un attacco all’intera organizzazione e come tale risponderemo: uniti, determinati, senza alcun timore. Abbiamo già attivato le nostre strutture legali e stiamo per depositare un ricorso per comportamento antisindacale ai sensi dell’art. 28 della legge 300/70. Poste Italiane dovrà rispondere delle proprie azioni nelle sedi opportune”.

Dura anche la posizione del coordinatore territoriale UIL Taranto, Gennaro Oliva, che parla di “strategia persecutoria”: “Siamo di fronte a un caso grave di discriminazione, non solo sindacale ma anche personale e di genere. Parliamo di una lavoratrice che nel tempo ha subito atti vessatori, ha avuto bisogno dell’intervento del 118 per un malore causato dallo stress e che, anziché essere tutelata, è stata colpita da una sanzione disciplinare. Questo comportamento da parte dell’azienda è eticamente inaccettabile e sindacalmente inammissibile”.

La UIL Taranto e la UILPoste non resteranno a guardare. È stato annunciato un sit-in di protesta per mercoledì 28 maggio 2025 alla ore 17:00 davanti all’Ufficio Postale Taranto Centro –  Corso Vittorio Emanuele II- , a cui seguirà una conferenza stampa con la presenza della lavoratrice. Inoltre saranno coinvolte le strutture confederali della UIL, le Pari Opportunità e lo sportello Mobbing e Stalking per portare alla luce un sistema che – denunciano i sindacalisti – “ha superato ogni limite di tollerabilità”.

“Questa battaglia è solo all’inizio”, concludono Manfuso e Oliva. “Non permetteremo che venga colpita chi rappresenta la voce dei lavoratori. Nessuno può essere punito per il solo fatto di fare sindacato”.