UIL | Al MarTa tante presenze ma pochi dipendenti: «Personale in sofferenza»

Il MarTa, Museo Archeologico Nazionale di Taranto, continua a crescere in termini di visitatori e iniziative di qualità, ma si scontra con una grave carenza di personale. Un’assemblea generale dei lavoratori del MarTa e della Soprintendenza Nazionale Subacquea di Taranto, alla presenza di Federico Trastulli, coordinatore generale della Uilpa Mic, ha evidenziato l’urgenza di affrontare questo problema.

Durante l’incontro, Giuseppe Andrisano, segretario generale della Uilpa Taranto, ha sottolineato la difficoltà nel colmare le lacune di organico attraverso i recenti concorsi. «Questi dipendenti soffrono come tutti gli altri dipendenti delle pubbliche amministrazioni una carenza di organico che si fa fatica a ripianare con i concorsi ultimi che si sono fatti. Questo non fa altro che appesantire il lavoro dei dipendenti, in particolare dell’accoglienza e della vigilanza», ha spiegato Andrisano. Il sindacato ritiene essenziale ripianare gli organici per mantenere il perimetro pubblico dei servizi museali e limitare il ricorso al lavoro precario.

Andrisano ha anche evidenziato come i recenti provvedimenti concorsuali abbiano permesso, almeno parzialmente, di rispondere all’ordinaria fruizione dei servizi e alle numerose iniziative di valorizzazione, contribuendo così all’aumento del numero di visitatori. Tuttavia, i fondi destinati al salario accessorio del personale sono ancora bloccati da una norma introdotta dall’allora ministro Madia, impedendo il superamento del tetto massimo. «Oltre al danno la beffa», ha commentato Andrisano.

Pietro Pallini, coordinatore provinciale della Uil Taranto, ha espresso il desiderio dei lavoratori di sentirsi parte del cambiamento. «Sono loro che portano avanti tutti i giorni questi luoghi della cultura così importanti. Molti di questi lavoratori in prevalenza sono precari», ha affermato Pallini. Federico Trastulli ha ribadito la necessità di migliorare il sistema di reclutamento e le condizioni lavorative, sottolineando l’alto numero di rinunce. «Si potrebbero migliorare i risultati delle procedure concorsuali anche con degli accorgimenti estremamente semplici, ed è compito del sindacato vigilare e farsi parte proponente rispetto a tutte le distorsioni e le anomalie del sistema», ha detto Trastulli.

La questione del personale non riguarda solo il MarTa ma tutti i luoghi della cultura. Trastulli ha annunciato che tornerà in Puglia per incontrare nuovamente i lavoratori, evidenziando l’importanza di risolvere le problematiche legate al salario, ai concorsi e alle possibilità di carriera offerte dal contratto collettivo di comparto.

Dunque, il MarTa continua a crescere come centro di attrazione culturale, il problema della carenza di personale e delle condizioni lavorative rimane una sfida cruciale da affrontare per garantire la sostenibilità e la qualità dei servizi offerti.

Categorie Articoli

Social