“Apprendiamo con sollievo la notizia dell’insediamento del nuovo CDA della Società Kyma Mobilità, per i nostalgici, Amat spa” afferma Carmelo Sasso, segretario provinciale della UIL Trasporti di Taranto.
“Ai componenti del CdA va il nostro in bocca al lupo, sapendo che il compito che gli attende non è per nulla semplice considerate le problematiche esistenti, sostanzialmente le stesse che il presidente Giorgia Gira e il consigliere Francesco Scarinci hanno lasciato inevase sul tavolo poco più di un anno fa.
Confidiamo, però, che quello spirito di dialogo che aveva caratterizzato il periodo finale della precedente gestione Gira, e che aveva portato dopo mesi di impasse alla sottoscrizione dell’Accordo Integrativo Aziendale, possa ritornare presto, contribuendo alla risoluzione di quelle problematiche urgenti che negli ultimi dodici mesi sono state gestite solo a colpi di inutili comunicati stampa e sterili spot pubblicitari, seguiti poi da una serie di magre figure, alcune senza precedenti.
Parte sicuramente sotto i migliori auspici questa “nuova gestione” in considerazione del fatto che sono già sul territorio, e in fase di allestimento, i 55 nuovi bus ibridi Mercedes che dopo la successiva immatricolazione potranno finalmente andare a supportare il parco mezzi della Società che attualmente risulta del tutto inadeguato in termini numerici e soprattutto di obsolescenza dei Bus.
Questi, unitamente ai 24 bus ibridi, potranno andare a svecchiare in maniera significativa il parco rotabili consentendo di mettere fuori servizio finalmente i bus più vecchi, inquinanti e spesso privi di aria condizionata, di impianto antincendio che ad oggi purtroppo ancora circolano per le strade della nostra città.
Proprio dai 24 bus Man, arrivati a Taranto nel 2020 grazie ai 7.992.458 euro ottenuti nell’ambito del progetto “Smart Go City”, vorremo iniziare un ragionamento anche abbastanza semplice e logico.
Questi 24 mezzi dopo un uso intensivo, dovuto alla insufficienza dei mezzi che impedisce una loro sistematica rotazione, sono già abbastanza usurati nonostante la loro età anagrafica.
Il dato che preoccupa è rappresentato dal fatto che circa la metà di questi sia sistematicamente siamo fermi in officina per avarie e malfunzionamenti o peggio in attesa di ricambi.
Questo aspetto che per ora non ha forti ripercussioni di natura economica, poiché i mezzi sono tutti prossimi in “garanzia” seppur prossimi alla scadenza, manlevando l’azienda spesso dai costi di manutenzione, ha purtroppo una ricaduta sulla qualità del servizio, soprattutto l’estate, costringendo operatori ed utenti a condividere bus obsoleti, spesso privi di aria condizionata.
Tra qualche mese quando la garanzia dei mezzi scadrà questo inizierà a pesare e non poco sulle spalle della società mentre ha pesato fin ora solo sulle “spalle” dei lavoratori.
Questa valutazione serve per far comprendere come vi sia un problema di usura dei mezzi dovuto alle pessime condizioni del manto stradale che mette a dura prova anche mezzi nuovi e moderni, che risultano sistematicamente in avaria e che non faranno certo bene all’apparato muscolo scheletrico degli operatori e degli utenti a causa delle continue sollecitazioni cui gioco forza sono esposti.
Consigliamo al presidente Giorgia Gira, ove non lo avesse già fatto, di investire con immediatezza l’ Amministrazione Comunale e l’assessore Ciraci nella sua doppia veste di assessore ai lavori pubblici e responsabile della Polizia Locale della necessità improcrastinabile della valutazione e dell’ immediato ripristino della sicurezza del manto stradale in vaste zone della città con particolare riferimento e priorità ai percorsi utilizzati dal trasporto pubblico locale.
Questo lavoro fu iniziato dal precedente Assessore Mattia Giorno (tra l’altro protagonista dell’aver saputo intercettare le risorse governative utili all’acquisto dei 55 nuovi bus n.d.r.), in maniera purtroppo non sistematica si è poi inspiegabilmente bloccato, vanificando di fatto anche quanto messo precedentemente in campo.
E’ intuitivo come mettere in servizio 55 macchine nuove ottenute grazie ad un finanziamento governativo su strade che spesso rasentano il percorso da rally risulti quanto meno contro producente, rischiando di vanificare l’intera bontà dell’iniziativa e creare in futuro costi di gestione enormi per quanto attiene le manutenzioni.
Nel frattempo che questa accurata ricognizione sia compiuta ci permettiamo di segnalare alcuni interventi prioritari che ci sono stati indicati direttamente dai lavoratori e dagli utenti e che potrebbero essere compiuti in urgenza per cercare di migliorare quanto più possibile la qualità del manto stradale nei percorsi del TPL come Circonvallazione dei fiori – via Lama,Via Salvemini – via della pesca paolo VI, Viale duca d’Aosta, Via Costantinopoli, Via Garibaldi-cariati, Via Vascelli – Via stelle alpine a Lama, Via golfo di Taranto.
Questo se effettuato tempestivamente potrebbe consentire di mettere in servizio le nuove 55 macchine in condizioni di viabilità migliore e sicuramente contribuirebbe a ridurre l’usura dei nuovi mezzi che siamo sicuri insieme ad una migliore organizzazione aziendale potrebbero innalzare nettamente la qualità del servizio offerto e della vita lavorativa del personale.
Su questi aspetti oltre che su quelli attinenti i lavoratori intendiamo confrontarci quanto prima con l’Azienda che confidiamo, grazie alla nuova governance, saprà rilanciare il dialogo con le OO.SS. a volte conflittuale seppur sempre nel rispetto delle reciproche prerogative superando quell’atteggiamento assunto nell’ultimo anno in cui il confronto sindacale è stato sminuito e svilito continuamente.
Siamo sicuri che invece queste nostre riflessioni e sollecitazioni sapranno essere colte con prontezza e comprese per il loro valore positivo e non come in passato continuamente travisate e strumentalizzate per giustificare l’immobilismo e spesso l’inadeguatezza”.