La Festa dei Lavoratori si celebra nel segno dell’impegno per i diritti, la sicurezza e la dignità di chi lavora. Il Coordinatore Generale della UIL Taranto: “La precarietà è una ferita sociale, la Costituzione deve tornare a essere il faro”
In occasione della Festa dei Lavoratori del 1° Maggio, la UIL Taranto sarà presente con il suo Coordinatore Generale Gennaro Oliva a Prato per riaffermare con forza il diritto a un lavoro stabile, sicuro e dignitoso. Un appuntamento non solo simbolico, ma carico di significato, in una città e in un territorio dove troppo spesso il lavoro è sinonimo di precarietà, sfruttamento o assenza di tutele.
Il tema scelto quest’anno da CGIL, CISL e UIL per celebrare la giornata è “Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro”, un’urgenza sempre più drammatica in Italia. “Difendere la vita, la dignità e i diritti dei lavoratori è una responsabilità comune”, ha dichiarato Gennaro Oliva, che sarà presente alle celebrazioni per portare la voce dei lavoratori tarantini.
“In questo Primo Maggio – ha affermato Oliva – rinnoviamo il nostro impegno per un lavoro che sia davvero sicuro, stabile e dignitoso. La nostra battaglia contro i lavoratori fantasma – precari, in nero, invisibili – è una lotta per restituire dignità a milioni di persone. La precarietà non è solo una condizione lavorativa: è una ferita sociale che mina il futuro di intere generazioni.
Troppi cassintegrati a Taranto, troppe vertenze nel territorio ionico che vanno avanti da anni e che la UIL con forza richiede siano finalmente definite. Non si può più aspettare: serve salvaguardare il lavoro e il patrimonio di competenze che rischia di andare disperso in una pericolosa spirale di rassegnazione e abbandono.”
Al centro dell’attenzione anche la campagna nazionale della UIL “No ai lavoratori fantasma”, nata per accendere i riflettori su una realtà spesso ignorata: in Italia si stima che siano circa tre milioni le persone impiegate in nero, senza tutele, senza garanzie, senza futuro.
La denuncia della UIL si accompagna a proposte concrete: maggiori controlli, sanzioni efficaci, incentivi all’emersione e soprattutto una riforma del mercato del lavoro che ponga fine all’abuso dei contratti atipici e intermittenti.
“La nostra Costituzione – ha ricordato Oliva – ci guida in questa battaglia. L’articolo 36 garantisce una retribuzione sufficiente ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa; l’articolo 4 riconosce a tutti il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. È tempo di trasformare questi principi in realtà quotidiana per ogni lavoratore e lavoratrice. E anche il monito del Capo dello Stato, Sergio Mattarella non può essere lasciato inascoltato. I salari dei lavoratori, ha ammonito Mattarella, sono troppo bassi, molte famiglie sono in difficoltà, stentano. È un grande problema per l’Italia.”
Celebrazioni anche a livello nazionale
Come da tradizione, il 1° Maggio sarà celebrato anche con tre comizi principali: il Segretario Generale della UIL, PierPaolo Bombardieri, concluderà l’evento a Montemurlo (Prato); Maurizio Landini (CGIL) sarà a Roma, ai Fori Imperiali, mentre Daniela Fumarola (CISL) interverrà da Casteldaccia, in provincia di Palermo.
Le manifestazioni prenderanno il via dalle ore 10:00 con la partecipazione di delegate, delegati e pensionati delle tre sigle. Gli interventi conclusivi saranno trasmessi in diretta su Rai 3 e visibili anche nelle piazze.
Il lavoro è la base della Repubblica
In un’Italia che ogni anno conta centinaia di morti sul lavoro e milioni di lavoratori in condizioni precarie, la Festa del Lavoro non è solo una ricorrenza, ma un’occasione per richiamare tutti – istituzioni, politica, imprese – alle proprie responsabilità.
“La Repubblica è fondata sul lavoro”, recita l’articolo 1 della Costituzione. Ma il lavoro, per essere davvero fondante, deve essere sicuro, retribuito equamente, tutelato nella sua dignità. È questa la sfida che la UIL Taranto rilancia in questo 1° Maggio: dare voce e forza a chi non ne ha.